Dopo molti mesi mi sono imbattuto in un libro, il primo del 2025, che mi ha suggerito di scrivere quanto sotto.
Libri esagerati
Tom Reiss, “Il diario segreto del Conte di Montecristo”, 2013.
Come accade spesso chi sceglie il titolo di un libro pensa più al mercato che alla coerenza del titolo con il suo contenuto. Il titolo originale, “The black Count” è decisamente meglio.
Il libro racconta la storia del padre di Alexandre Dumas, il celebre scrittore francese autore (tra le altre cose) de “Il Conte di Montecristo” che è una delle mie troppe debolezze letterarie 
Ritengo questo libro “esagerato” per diversi - opinabili- motivi: il protagonista della storia è sicuramente poco o del tutto scronosciuto anche a chi ha letto i libri scritti da suo figlio che continuano, dopo due secoli, a essere ristampati e trasposti su altri media, come dimostra il fatto che tra non molto andrà in TV una nuova serie basata proprio sul conte più famoso della letteratura.
Nonostante la scarsa notorietà del personaggio la sua storia, che ha come sfondo il periodo della Rivoluzione Francese e dell’ascesa al potere di Napoleone è davvero incredibile. Ma anche quella di suo padre (vale a dire il nonno dello scrittore) che nel libro viene riassunta non è da meno. Per fare uno spoiler, il nonno in questione, dovendo rientrare in Francia da Santo Domingo e non avendo soldi sufficienti vendette suo figlio con un contratto che prevedeva un successivo riscatto… che riuscì a pagare. In caso contrario nessuno avrebbe mai scritto “I tre Moschettieri”, solo per dire l’evento catastrofico che ne sarebbe seguito.
Senza altre anticipazioni tra le qualità del libro c’è anche un ampio e onesto riassunto della storia della Rivoluzione Francese ma (questo è un valore aggiunto) con un occhio di riguardo alle questioni legate al razzismo, allo schiavismo in collegamento alle politiche di quel tempo, quando un mondo stava passando dal “vecchio regime” alla modernità.
Leggendo il libro si capisce facilmente quanto una vita del genere abbia influenzato lo scrittore anche se ha condiviso solo pochi anni di vita con suo padre. Nei romanzi che scriverà si trovano, senza troppo sforzo, tutte le possibili suggestioni di una vita che è molto più romanzesca di un romanzo. Guerre, battaglie, rivolte, duelli, imboscate, tradimenti e personaggi anche molto famosi che fanno la loro comparsa. Una serie di episodi che potrebbero fornire innumerevoli aneddoti alcuni veri altri davvero incredibili. Il finale della storia, ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale, meriterebbe di essere messo in scena e filmato.
Il libro ha una bibliografia bella corposa anche se non ha la pesantezza di un libro di Storia e nemmeno la compiacenza di una biografia.
Il libro è consigliato principalmente a chi ama i libri di A. Dumas, a chi è interessato alla Storia e alle storie avventurose vere o meno che siano. Si astegano dalla lettura coloro che ritengono giuste le discriminazioni tra le persone.
[Ho l’impressione che manchi qualcosa… meno male che questi post si possono editare in seguito]