Serendipità, lungo ma con happy end

Ognun* sceglie i libri da leggere in qualche modo: perché è un libro scritto dall’autore/autrice preferit*; dopo aver letto una recensione o visto una pubblicità; dietro suggerimento/consiglio di qualcun*; a caso scegliendolo in una libreria, bancarella o trovandolo accanto a un cassonetto. E anche io ho scelto e scelgo le cose da leggere in questo modo. A volte va bene, altre volte meno ma è giusto che sia così. In un gruppo di lettura le cose sono alquanto diverse perché, senza tener conto del meccanismo attraverso il quale viene scelto il libro da leggere, entrano in gioco le diverse soggettività dei/delle partecipanti al gruppo con tutto il bagaglio delle letture precedenti, delle preferenze e delle diffidenze, delle idiosincrasie che ci accompagnano tutt*.
Quella che segue è una piccola storia personale che parte dalla lettura del libro del mese di agosto (L’Arminuta), una storia a lieto fine :slight_smile:
Come mi accade spesso prima di leggere un libro sconosciuto ho evitato di fare ricerche su Internet per non essere influenzato troppo da quello che potevo leggerci. Il libro, come avranno letto quelli che seguono le discussioni, non mi è piaciuto mentre invece ha avuto un giudizio positivo o molto positivo da quasi tutt*. Dopo aver constatato di essere una “pecora nera” (ma questo mi preoccupa poco) ho fatto quello che non avevo fatto prima ho cercato maggiori informazioni sul libro. Ho quindi scoperto che il libro ha vinto il Premio Campiello e che dal testo è stato tratto anche un film. Non mi ha quindi stupito, facendo una veloce ricerca in Rete, trovare solo link a recensioni positive. A questo punto ho provato a fare il contrario, cioè cercare recensioni negative, ma è stato davvero difficile trovarne, almeno con una ricerca veloce. Alla fine ne sono saltate fuori due e quindi sono andato a vedere di cosa si trattava.
La prima è una video recensione di un aspirante scrittore che, a mio umile parere, potrebbe fare il comico. Su questa recensione stendo quel velo chiamato pietoso.
La seconda invece l’ho trovata sul blog di una persona che lavora nel campo editoriale e che scrive anche libri. La recensione era negativa ma ben argomentata e pienamente condivisibile. Incuriosito ho iniziato a guardare i libri recensiti in questo blog accorgendomi che la maggior parte delle autrici/autori mi erano sconosciuti ma questo non mi ha stupito in quanto, come deve aver scitto qualcun*: ci sono più scrittori che lettori.
A questo punto, partendo dall’assunto (non verificabile) che l’autrice del Blog abbia qualche gusto in comune con i miei ho scelto - tra i tanti recensiti - un libro che le era piaciuto assai. Sempre al “buio”.
BINGO!
Il libro, sebbene sia di genere (nel senso letterario del termine) è stata davvero una piacevole lettura di quelle che definisco, senza volerle sminuire, da treno o da spiaggia. Tanto è vero che poi sono, ovviamente, andato a documentarmi su vita-morte-miracoli dell’autrice e ho messo in lista un suo altro libro. Forse qualcun* già la conosce e quindi per quell* come me ignoranti segnalo volentieri:
Louise Penny, Natura morta, Einaudi
Trattasi della prima storia che ha come protagonista il commissario Armand Gamache a questa seguono almeno altri 16 libri che però in Italia sono stati pubblicati in modo demenziale (nel senso paggiore del termine) per fortuna c’è qualcun* che si prende la briga di fare traduzioni amatoriali (!!!) dei volumi non (ancora?) pubblicati in italiano.

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Felice che il libro del club di lettura ti abbia portato, anche se per vie traverse, ad una scoperta piacevole.
E sono anche felice che lo abbia condiviso con noi :blobcatbook: :meow_trampoline_gif:

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Che bel viaggio di scoperta, grazie per averlo raccontato! Sono contento anche io per come si è dispiegata la vicenda!