Per dicembre, ad accompagnarci durante le feste il libro designato è Come la Vita di Paco Ignacio Taibo II.
Inizieremo a parlarne con l’anno nuovo, direi il 2 gennaio per riprenderci dai bagordi di capodanno (per chi mai li farà)
L’edizione che ho io è edita da Donzelli (1998, V ristampa) e la traduzione è di Bianca Lazzaro. La copertina è diversa da quelle pubblicate qui. Suppongo comunque che (refusi a parte) siano tutte uguali.
Ho trovato questa edizione di seconda mano su Wallapop, costava solo due euro. Sono spagnola, ma lo spagnolo di Messico è molto diverso di quello che parlo io. Sono incuriosita, non riesco a immaginare se le particularità della lingua si possano riflettere in italiano (penso di no).
Mi mancano cinquanta pagine da leggere. Non conosco bene nè la Storia né la poltica messicana e penso che questa conoscenza sarebbe stata utile…
Non sono spagnolo ma, avendo studiato al Liceo la lingua, un po’ di Castillano lo conosco. Ho letto altri libri dello stesso autore in originale e non ho trovato mai grosse difficoltà.
Neanch’io ho avuto problema, anche se parole come “overol” o “cachucha” non si usano in Spagna per niente. Forse non ho saputo esprimere quello che volevo dire. Per me, che sono spagnola madrelingua, il linguaggio è molto locale e molto diverso di quello che sento ogni giorno. Direi “pittoresco”. Immaginate che io legga Camilleri tradotto (infatti, non riesco a leggerlo in modo fluido in italiano): l’uso che fa lui del dialetto si perde. Non so se adesso è più chiaro quello che intendevo.
Ad essempio, in Spagna, “coger” è prendere, ma in Messico “coger” è trombare. Quindi io dico “Tengo que coger el autobús”, ma un messicano non userebbe mai questa espresione per “prendere l’autobus”.
La RAE dice che la cachucha è una danza andalussa: sono andalussa, da Siviglia, e non ho mai sentito parlare di questo ballo. Forse è troppo antico
Il mio (vecchio) dizionario mi dice che “cachucha” in spagnolo significa: battello, lancia, berretta, canto e ballo andaluso, mentre in Messico è un tipo di cocktail. Comunque anche in Spagna come in Italia a parte la lingua “ufficiale” ci sono sicuramente molte parole usate più in alcune regioni e/o che hanno significati diversi. Lascio da parte la questione della lingua Basca e Catalana che sono casi a parte.
Su Camilleri ci sono anche molt* italiani che hanno problemi a leggere il suo siciliano “inventato” e quindi sei in buona compagnia
Su “coger” invece la cosa è spiegabile perché “prendere” in italiano può essere usato anche in senso sessuale ed è un termine tipico del linguaggio maschilista, anche se vecchio. Al volo ricordo un verso di una canzone di Lucio Dalla.
“Overol” non c’è proprio nel mio dizionario
Mi scuso per lo sproloquio ma (se non si fosse capito) a me le questioni linguistiche piacciono assai.
Credo che tutti a causa delle feste natalizie abbiano accumulato ritardo (io pure l’ho finito in extremis i primi giorni del 2024). Anche per me ok per la proroga