NOI - Discussione

Io l’ho trovato un ottimo libro. Ma io adoro la formula del diario. Ho trovato piacevole che i capitoli siano chiamate annotazioni, già li ho trovato alienazione.

Vorrei concentrarmi su due aspetti.

Uno è l’antica dimora. Non mi spiego perché sua tollerata la sua presenza e il fatto che sia così poco controllata.

Poi la barriera verde. Essa non solo impedisce al mondo animale si entrare nella città, impedisce anche l’ingresso del vento e delle nuvole se ho ben capito. Inoltre rifrange la luce del sole rendendola uniforme.

Oltre alla cura Ludovico già citata sono sicurissima ci sia almeno un altro esempio, letterario o cinematografico. Cavolo mi gira qualcosa in testa ma non riesco ad afferrarlo!

Forse pensavi alla droga Soma de Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley che serviva a mantenere le persone felici e conformi. Mentre in 1984, come in molti romanzi distonici, usano metodi coercitivi come la tortura e la rieducazione forzata per controllare i pensieri dei cittadini.
Poi scientificamente penso che la Cura Ludovico prenda spunto dal condizionamento di Pavlov che prevede l’associazione di uno stimolo neutro per creare una risposta condizionata (la famosa campanella per dare il cibo ai cani, appena suonava anche senza cibo, il cane salivava)

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Immaginavo ad un certo punto fosse una cupola che non faceva passare il vento. Molto spesso nel libro parla del colore del cielo e il sole appare sempre di luce soffusa, quasi che la cupola diffondesse la sua luce. Poi quando esce fuori dalle mura vede il sole accecante (e non più soffuso) e gli alberi svettanti.

Me lo sono chiesto anche io… pensavo fosse un modo per trovare i traditori dello stato, ma non era così.

Per l’antica dimora credo fosse messa li come un ricordo rispetto alle barbarie del passato.
Spesso durante il libro ci viene mostrato come non siano dimentichi del passato e delle sue usanze che vengono prese come esempio negativo di tutto.
Quando D-503 entra nell’antica dimora rimane sconvolto e disgustato da quello che vede, immagino quindi fosse li come fenomeno da baraccone/museo della vergogna

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Sono d’accordo. Questa è una delle differenze con la distopia descritta in “1984” dove, al contrario che in “Noi”, la storia viene costantemente riscritta dal “Ministero della Verità”. Oggi questo genere di tecniche sono state rese obsolete dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e da Internet. Anche se, vengono ancora praticate senza vergogna, il mese scorso ne ho segnalata una su mastodon.bida. Perché anche le società democratiche hanno dei punti di contatto con quelle dittatoriali.

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L’ho immaginata come @levysoft, una cupola, e l’avevo collegata al fatto che, nonostante non si nomino (ovviamente) ordigni nucleari, nella “Guerra dei 2 secoli” si cercava rifugio nel sottosuolo:

Mi è balenato il ricordo dei rifugi sotterranei, dove si cercava di trovare scampo durante la Guerra dei Duecento Anni…

questo pezzo è tratto dall’Appunto 17. Se non ricordo male, sempre durante quella guerra era rimasto in vita meno dell’1% della popolazione mondiale, quindi mi sono immaginato che per sopravvivere comunque era necessario schermarsi da qualunque cosa avessero usato in quella guerra.

Non a cusa del nucleare ma a causa del cambio di dieta

In effetti la guerra nucleare potrebbe spiegare la costruzione della cupola, peccato che quando è stato scritto il libro nel 1919 neanche si riusciva ad immaginare un orrore del genere, ma in una rivisitazione in chiave moderna del libro mi piace comunque immaginare un motivo del genere.

La guerra dei 200 anni rimane molto poco approfondita, un passo significativo può essere questo

Mi spiego meglio: un vecchio saggio una volta ha detto una molto cosa intelligente (per puro caso, ovviamente). Ha detto:
«L’amore e la fame governano il mondo». Di conseguenza, per dominare il mondo, l’uomo doveva sconfiggere la fame a caro prezzo. Mi riferisco alla grande Guerra Dei Duecento Anni, la guerra tra la città e la campagna.
Probabilmente a causa dei pregiudizi religiosi, i contadini primitivi si sono aggrappati ostinatamente al “pane”.
Nel trentacinquesimo anno precedente alla fondazione dello Stato Unico fu inventato il nostro odierno cibo a base di petrolio.
È pur vero che solo i due decimi della popolazione mondiale non si estinsero. Ma come era tirata a lucido la faccia della terra una volta ripulita dalle impurità.
In compenso quello 0,2 dei sopravvissuti ha assaporato la più grande delle felicità in seno allo Stato Unico.
Non è chiaro che la suprema beatitudine e l’invidia sono solo rispettivamente il numeratore e il denominatore della stessa frazione chiamata felicità? Che senso avrebbero gli innumerevoli sacrifici della Guerra dei Duecento Anni se nella nostra vita persistesse una qualche ragione d’invidia?

Non si capisce bene se la fame e il nuovo cibo abbiano annientato la popolazione o se queste siano una conseguenza di una guerra.

Mi piace anche pensare che il petrolio “mangiato” da uno 0,2% sia una metafora sulla ricchezza e le risorse consumate da una società elitaria e lontana da chi sta fuori dalla cupola.

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Io ho capito che la popolazione è stata sterminata dalla nuova dieta