Libro di Maggio 2024 post votazione
Per un’ora d’amore di Piergiorgio Pulixi
Vediamo come siamo messi al 3 Giugno (il libro non è cortissimo) in caso proroghiamo di qualche giorno la scadenza.
Buona lettura!
Libro di Maggio 2024 post votazione
Per un’ora d’amore di Piergiorgio Pulixi
Solo per dire (da figlio di genitori sardi) che Pulixi si pronuncia con la g morbida mista a “s” e l’accento sulla prima u ovvero: Pùlisgi
Mi sa che questo mese salto la lettura, vedi allegato, a meno che non si trovi anche nei bassifondi della Rete.
non so quale sia la politica del forum, diciamo che posso aiutare
Abbiamo già risolto
Anche io ho prenotato il libro e come pepsi sono in codissima, oltre la 60esima posizione
Ma è un libro molto famoso? È la prima volta che mi capita una cosa del genere, una così lunga coda!
Diciamo che Pulixi ha un bel seguito, tra poco controlla i messaggi privati
L’ho finito in 2 giorni, la scrittura di Pulixi e le storia che racconta comunque a me piacciono, sarà una debolezza mia
@yaku ed io l’abbiamo trovato in una delle librerie in città. io ho già iniziato a leggerlo e sono ad un terzo del libro dopo solo 2 “sessioni” di lettura (un’ora al max ciascuna). Yaku mi sa che aspetterà che finisca io per iniziare
Finito in un paio di giorni!
finito anch’io, anche se con qualche giorno in più (mannaggia il lavoro!)
Finito in un paio di giorni anch’io.
Per il libro in questione io e @Lilith Mercoledì 29 incontreremo l’autore per la presentazione del libro presso una libreria, avremo (in caso lo volessimo) dello spazio nel momento delle domande/risposte se avete domande da fargli che non siano spoiler saremmo molto felici di porgliele da parte del nostro gruppo di lettura, se qualcuno di Roma vuole venire alla presentazione ditecelo e vi forniamo le coordinate.
Finito in pochi giorni. Scorre che è una bellezza.
Attenzione attenzione!!! Domani andremo alla presentazione di Per un’ora d’amore, e ci sarà anche l’autore, come già detto da @twisterrm
Avete domande sul libro che vi piacerebbe sottoporgli? Curiosità? Critiche?
Ovviamente siete tutti invitati, anche se so bene che, data la dislocazione geografica fantasiosa di sto gruppo, è difficile organizzarsi; però insomma se qualcuno passa in zona Pigneto e vuole fare un salto lascio qui l’indirizzo: via Roberto Malatesta 85
Dislocazione geografica fantasiosa è bellissimo, viviamo tutti a Fantásia!
Non ho particolari domande non avendo letto nulla della serie prima di questo libro. Una csosa sola magari (e forse la risposta l’ha già data in altre occasioni): diversi titoli dei libri sono titoli di brani di canzoni. Scelta sua o scelta editoriale? E perché?
Ottima osservazione! Grazie per la domanda! Me la segno e la riferisco
Com’è andata la presentazione? Che si è detto di bello?
La presentazione è oggi, vi riporto le domande che faremo qualora voleste integrarle
Domande per presentazione “Per un’ora d’amore”
1- Diversi titoli dei suoi libri sono titoli di canzoni. Scelta sua o scelta editoriale? E perché?
2- Il fatto che i personaggi lavorino ai margini della legge (favoritismi, incastrare i sospettati ecc…) è solo un raccontare, in un certo qual senso coraggiosamente, la realtà, inteso come “il fine giustifica i mezzi”, o è funzionale al rendere i personaggi più cupi?
3- Il personaggio di Vito Strega è un personaggio particolare, a chi si è ispirato per renderlo credibile e reale?
4- La scelta di Strega come personaggio “meticcio”, in una nazione nella quale nelle forze dell’ordine la presenza di non bianchi o più semplicemente anche di italiani figli di immigrati è a percentuali prossime allo zero è da intendersi come critica sociale verso l’inaccessibilità, un elitarismo (o un semplice razzismo) delle forze dell’ordine o serve solo a far risaltare il personaggio rendendolo più “esotico”?
La presentazione di ieri è stata molto interessante, cercherò di riassumere le risposte alle domande presentate.
Parto da quella di @Ossimorosa: per quanto riguarda i titoli che spesso sono parte di versi di canzoni o titoli stessi, l’autore ha spiegato che il motivo è da un lato, nel caso del titolo, rendere immediatamente familiare il libro, nel senso che mettendo un titolo che richiama una canzone molto conosciuta, come appunto Per un’ora d’amore, fa leva sulla parte empatica di chi legge. Questo meccanismo per esempio con me funziona. Poi ovviamente nessun titolo è a caso, è sempre collegato direttamente alla storia che va a raccontare. In generale ha poi spiegato che la musica ha un ruolo chiave, sia a livello narrativo, perché quando lui stesso esaurisce in qualche modo le parole per descrivere lo stato emotivo dei personaggi allora ricorre ai brani musicali, di cui in effetti tutto il libro è sparso, ha come una colonna sonora vera e propria, sia a livello mnemonico in quanto la musica fa da ponte con determinati ricordi personali. La cosa funziona ovviamente anche al contrario, nel senso che se sul libro è menzionata una canzone che non conosco e la vado ad ascoltare, la legherò a quel personaggio e a quel momento narrativo, pertanto tramite la canzone che non conoscevo ricorderò anche il libro.
Per quanto invece riguarda la seconda domanda, il concetto di legalità è volutamente labile, e spinge il lettore in certe situazioni a stare da una parte o dall’altra, come se fosse ad un bivio; questo si ricollega all’idea di uno scostamento della norma di legge dal concetto di giustizia che in realtà può anche essere arbitrario. I personaggi compiono scelte perché da un lato sono stanchi di un sistema giudiziario che può non assicurare la giustizia nei confronti delle vittime e di chi rimane comunque danneggiato da un delitto, come i familiari, dall’altro perché essendo loro stessi interni al sistema sanno come forzare la mano, nel bene e nel male. E questa è una caratteristica apprezzabile a mio avviso perché da l’idea delle infinite sfumature della moralità, specie in chi fa un mestiere così particolare e pesante anche dal punto di vista emotivo.
Per la terza domanda, Pulixi ci ha spiegato che Vito Strega è un miscuglio di molti personaggi letterari che ha amato, pertanto non c’è un’unica fonte di ispirazione quanto invece una pluralità di influenze che vanno dai classici commissari, come Maigret e Poirot, a altri più recenti come Harry Hole di Nesbø o Bosch di Connelly. E questo conduce all’ultima domanda, quella sul colore della pelle di Vito Strega. L’autore ci ha spiegato che è una suggestione presa dagli anni in cui ha vissuto a Londra, dove è normalissimo vedere poliziott@ e forze dell’ordine varie di pelle nera o di qualsiasi gruppo etnico. Questa è una cosa a cui qui in Italia invece non siamo abituat@, pertanto questa caratteristica pone ancora più in una posizione di “unicum” il personaggio. Ora, durante la presentazione non ha fatto menzione diretta a una qualche critica sociale riguardo questo aspetto, però sotto sotto secondo me un po’ c’è dato che a un certo punto ha anche specificato che spera, e probabilmente succederà, che in futuro anche in Italia non ci sia più questo limite, grazie anche al fatto che italian@ di seconda e terza generazione di pelle non bianca sono oggi molto più numeros@.
Questo è quanto, spero di non avervi ammorbato troppo e di aver scritto in maniera comprensibile